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TEATRO DI VITA
evǝ
di Jo Clifford
riflessǝ in Andrea Adriatico
traduzione di Stefano Casi
con Eva Robin’s, Patrizia Bernardi, Julie J e Anas Arqawi, Met Decay, Saverio Peschechera.
Una storia che conoscono tutti. Forse. Quella di quando Dio creò Adamo ed Eva, prima il maschio e poi, come un ripiego, la femmina. Due generi ben distinti, con destini ben segnati. Perché in questa storia non è stato previsto chi sta nel mezzo, o ha un po’ dell’uno e un po’ dell’altra. Andrea Adriatico torna a confrontarsi con i temi LGBTQ+ e con la fluidità di generi umani e teatrali, di storie e identità, con il racconto ‘oltraggioso’ del bambino William. Un bambino che non amava essere chiamato William e voleva giocare con le bambine, e che poi è cresciuto, anzi è cresciuta, e ora ha deciso di raccontare agli spettatori, alle spettatrici e a tutti coloro che stanno nel mezzo, o hanno un po’ degli uni e un po’ delle altre, la sua storia, anzi la sua Genesi. Una storia che conoscono tutti, anzi… una storia che non tuttǝ conoscono.
scene e costumi Andrea Barberini e Giovanni Santecchia
immagine e grafica Filippo Partesotti
cura di Antonio Berardone, Mila Di Giorgio, Laura Rodio, Alessandra Sulmicelli
tecnica Mirko Bergami, Fabio Cappa, Lorenzo Fedi
con il sostegno di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura
durata 80 minuti